Il Centro

Il Centro

Il centro geografico, storico e sociale di Cordignano è Piazza Italia, delimitata a sud dal fiume Meschio e circondata da edifici di particolare interesse: la chiesa, i “portici” e il municipio.

La chiesa arcipretale è dedicata a Santa Maria Assunta e a San Cassiano del Meschio. Fu eretta tra il 1608 e il 1628 e fu consacrata nel 1635 da Marco Gradenigo, patriarca di Aquileia. Consolidata nel 1936, in seguito al terremoto, mentre tra il 1985 e il 1991 sono stati effettuati importanti restauri conservativi.

La chiesa custodisce preziosi paramenti antichi, suppellettili sacre e pregevoli opere d’arte di Jacopo Palma il Giovane, Domenico Tintoretto, Angelo Lion, Marco Vecelio, Giovanni De Min e un altare ligneo di Andrea e Giambattista Ghirlanduzzi. L’antico organo è di Francesco Dacci (1775), ampliato nel 1898 da Gaetano Zanfretta e restaurato dalla ditta Ruffati nel 1989.

Durante l’ultimo restauro dell’edificio religioso, sotto il pavimento sono stati rinvenuti elementi costruttivi appartenenti a ben quattro edifici precedenti e sovrapposti, di epoca romana e tra il V e il XI secolo.

Fino al 1936 sorgeva, accanto alla chiesa, il Palazzo di Giustizia, che fu sede del tribunale feudale, del Consiglio della Comunità e residenza dei governatori del feudo. Fu demolito a seguito delle lesioni provocate nel 1936 dal terremoto. Il Municipio fu costruito dopo l’annessione del Veneto all’Italia (1866) e i “portici” sul lato ovest della piazza, esempio di architettura rurale veneta del XVII secolo, già di proprietà dei Mocenigo, erano adibiti a botteghe, fondachi e abitazioni. Da piazza in direzione sud, ha inizio via Roma: la via principale del capoluogo, fiancheggiata da interessanti edifici in parte restaurati, tra i quali la Villa Rota-Brandolini, ora Pavan, eretta dal nobile bergamasco Gregorio Rota nella seconda metà del seicento.

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