Museo Etnografico                                                                                                                                                                      


Carta d'identità

Indirizzo:
Viale Venezia 21 - 30025 FOSSALTA DI PORTOGRUARO (VE)
Tel: 349.0924900 – majl:etnofossalta@libero.it
 
Come arrivare:
Da Venezia: Autostrada A4, uscita al casello di Portogruaro, statale 14 (direzione Latisana -  Bibione) e seguire segnaletica per Fossalta. Oppure da Venezia Statale 14, dopo Portogruaro direzione Latisana poi seguire segnaletica per Fossalta di Portogruaro.
Da Trieste: Autostrada A4 uscita al casello di La tisana (Ronchi) proseguire fino a Latisana quindi statale 14 direzione Venezia e seguire segnaletica per Fossalta.
Ferrovia: Linea Venezia-Trieste, scendere a Portogruaro e raggiungere Fossalta con mezzi pubblici (vicini alla stazione ferroviaria) oppure taxi. Stazione di Fossalta solo per treni regionali (ex treni locali)
 
Modalità di visita:
Orari apertura: Ogni domenica (esclusi i mesi di gennaio e   febbraio) dalle ore 10,00 alle ore 12,00 – dalle ore 16,00 alle ore 19,00 con ora legale e dalle ore 14,30 alle 17,30 con ora solare.
Per scolaresche e/o gruppi organizzati in qualsiasi periodo previa prenotazione al n° 349.0924900.
 
Parcheggio:

 
Accoglienza:
Book shop NO – guardaroba NO – caffetteria NO
 
Barriere architettoniche:
Nessuna
 
Supporti didattici:
Per visite guidate sono a disposizione relatori esperti con conoscenze storiche locali
 
Guide/cataloghi:
Guida breve
 
Bibliografia: 
“Curtìs e piron” il Museo Etnografico di Fossalta di Portogruaro, a cura di Elisa Bellato, Ugo Perissinotto, Imelde Rosa Pellegrini
 
Consiglio Direttivo:
Presidente:                          Vittorino Franco
Vice presidente:                 Onorio Simon Ostan (socio fondatore)
Segretaria:                           Assunta Squitieri (socio fondatore) relazioni pubbliche
Tesoriere:                             Mario Galasso (socio fondatore)
Consigliere:                         Ampelia Villotta (coordinatrice visite guidate)
Consigliere:                         Edda Battiston (socio fondatore)
Consigliere:                         Vincenzo Campagnolo
Consigliere:                         Silvano Cervesato
Consigliere:                         Vittorino Collaviti
Consigliere:                         Leo Della Bianca
Consigliere:                         Valter Ongaretto
Revisori dei conti:               Giuseppe Cicuto (presidente collegio) – Fulvio Trevisan – Natalino Cipriotto
 
Catalogazione:
Gli oggetti provenienti tutti da donazioni sono catalogati su supporto cartaceo e, parzialmente, su informatico di vecchia concezione (floppy disc).
 
Proprietà e gestione:
I locali sono di proprietà della Regione Veneto dati in comodato d’uso al Comune di Fossalta di Portogruaro. La gestione è a cura dell’Associazione Museo Etnografico che a sua volta li ha in concessione dal Comune.
 
Proprietà delle collezioni:
Associazione Museo Etnografico di Fossalta di Portogruaro
 
Impiantistica:
deposito
 
 
La storia:
 
Il museo nasce per iniziativa di un gruppo di appassionati fossaltesi i quali riunitisi spontaneamente hanno dato vita a questa importante associazione di promozione sociale.
L ’Amministrazione Comunale e la Banca San Biagio del Veneto Orientale da subito si resero disponibili per supportare il progetto, così nel 1990 il 14 agosto, con grande successo di critica, anche giornalistica e di partecipazione popolare, il Museo viene inaugurato presso la sede di Viale Venezia a Fossalta di Portogruaro, nei locali ex I.N.A.P.L.I. (vecchia scuola d’arte e mestieri).
Con il materiale a disposizione sono stati ricostruiti gli ambienti rurali della prima metà del secolo scorso compresi le attività lavorative artigianali prevalenti nella zona, quali lo scalpellino, il fabbro, il calzolaio, il sarto ecc. molto suggestivo è lo spazio dedicato al mondo della scuola dell’infanzia .
Anche all’esterno sono stati sistemati per esposizione altri attrezzi e strutture tipiche dell’epoca passata
Un piccolo spazio inoltre è stato destinato anche alla tragedia bellica che purtroppo è stata vissuta dalle nostre popolazioni. Infine con un abbondante iconografia si ricordano personaggi importanti del nostro territorio, momenti di vita contadina, associativa e scolastica.
 
 
I locali pertanto, sono stati così strutturati:
  • il portico: luogo che individua la zona esterna della casa colonica in cui sono raccolte vecchie macchine agricole;
  • l’aia: luogo in cui sono raccolti gli attrezzi più frequentemente utilizzati nel mondo contadino di un tempo;
  • la stalla e la scuderia con l’immancabile mangiatoia, il fienile, il calesse e l’occorrente per la pulizia del bestiame;     
  • il sottoportico con l’abbeveratoio per le bestie,  la “pompa dell’acqua”, il lavatoio, la colombaia, ecc.
  • la cantina con i suoi elementi (botti, tini, pigiatrici, torchi, damigiane , fiaschi ecc.);
  • la casa con i suoi ambienti: l’entrata, il focolare, la scala di legno che porta al granaio allestito per la bachicoltura, il secchiaio (spazzacucina) e la camera.
  • le botteghe artigianali: barbiere, fabbro, calzolaio, falegname, sarto e magliaia, scalpellino/marmista.
  • altri angoli: scuola, foto e documenti d’epoca, musica, farmacia, illuminazione, guerra.
 
Gli oggetti e gli attrezzi esposti, molti e significativi, sono stati posizionati nei locali sopra descritti con non poca difficoltà, per esempio: la ricostruzione dell’ambiente casalingo ha richiesto la ricerca di oggetti e materiale anche in edifici in fase di demolizione, recuperando travi e tavole per la formazione del soffitto, scale in legno, lavandino in granito,vecchi armadi letti in ferro per le camere ecc.
Si è ricreata l’illuminazione utilizzando materiali originali: - vecchi piatti, lampade a braccio, fili elettrici a treccia, interruttori a chiavetta e isolatori di porcellana tutti collegati ad un vecchio contatore ben visibile e funzionante. Ecc. ecc.
E’ molto difficile se non impossibile descrivere con poche parole i contenuti e le testimonianze di tipo antropologico e societario espressi dal nostro Museo attraverso le esposizioni.
 
NON RESTA CHE INVITARVI A VISITARLO per osservare da vicino e direttamente, possibilmente accompagnati da nostri esperti relatori, per provare appieno la suggestione che il Museo è in grado di trasmettere.
Il Museo ai non più giovani vuole ricordare il passato, ai giovani si propone di presentare aspetti etnografici della nostra terra a loro poco conosciuti.
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