Fossalta di Portogruaro conserva un notevole patrimonio storico ed artistico che la pone tra i principali centri del Veneto orientale. Dal punto di vista storico Fossalta può vantare la presenza di due raccolte che documentano gran parte della vita civile e religiosa del paese: l’Archivio Comunale e l’Archivio della Parrocchia di San Zenone vescovo. L’Archivio Comunale, ospitato nella sede municipale e consultabile su richiesta, raccoglie documenti a partire dalle delibere di Consiglio del 1869. La parte più consistente dei documenti qui conservati inizia dal 1896 e l’inventario, redatto secondo le norme del 1897, permette un facile ed immediato accesso ai documenti. Presso la casa canonica trova collocazione l’importante Archivio della Parrocchia di San Zenone, nel quale sono conservati documenti inerenti alla storia della parrocchia fin dal XV secolo e testimonianze della vita civile raccolte dai parroci. Spicca tra questi ultimi il regesto seicentesco degli atti notarili del castello di Fratta, che fa riferimento a documenti a partire dal XIII secolo. Nella stessa casa canonica ha sede la biblioteca storica, dove si possono ammirare alcune preziose cinquecentine. Oltre a questa è attiva, dal 1979, la Biblioteca Pubblica Comunale, che assolve sia la funzione di prestito e consultazione libraria sia il compito di ospitare importanti manifestazioni culturali e mostre d’arte. Accanto ad una sezione di storia locale, le sale della biblioteca ospitano una piccola pinacoteca, nella quale sono raccolte opere dell’incisore Antonio Locatelli (1795-?) e di artisti contemporanei quali Luigi Diamante, Arsenio Scalambrin e Bruno Garlatto. Ritornando nella piazzetta Bornacin e seguendo a sinistra via Roma, si giunge subito al settecentesco palazzo Sidran, splendido esempio di architettura signorile veneziana di campagna del XVIII secolo. Il cuore della vita cittadina è la vicina piazza Risorgimento, al centro della quale sorge il marmoreo Monumento ai Caduti, realizzato dagli scalpellini fossaltesi su disegno di Giuseppe Scalambrin. Prima di lasciare la piazza è d’obbligo una visita alla chiesa parrocchiale dove, durante le celebrazioni liturgiche è possibile ascoltare l’organo costruito dalla ditta “Francesco Zanin” di Codroipo. All’altro capo della piazza si nota la casa Bornacin, il più antico edificio documentato del centro storico, che compare nella cartografia fin dal 1582. La casa era anticamente decorata, nella sua parete esterna a sud, da un grande affresco murale cinquecentesco avente per tema la crocifissione, ora quasi completamente scomparso. Uscendo dalla piazza in direzione della località di Fratta, nel giardino intitolato al gemellaggio tra Fossalta e la cittadina francese di Aucamville (Tolosa) si trova l’importante gruppo marmoreo raffigurante Il Tempo, opera dello scultore fossaltese Nello Toffolon. Lasciato il centro abitato e seguendo via Pio X, si giunge ben presto al cimitero, che raccoglie alcune importanti opere d’arte: La Deposizione e La Resurrezione, presenti nel timpano d’ingresso, sono opera in terracotta di Nello Toffolon; poco oltre, spicca la monumentale croce metallica di Giorgio Celiberti mentre, nel settore di nuova costruzione, si possono ammirare alcune vetrate firmate da Simon Benetton. 
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