#TERREDELLEBASSE: VISITA GUIDATA AL MUSEO DI SAN SALVARO

Pubblicata il 19/06/2021

Museo delle Antiche Vie ex Monastero di San Salvaro, Via Pozzotto, 3

APPUNTAMENTI DI DOMENICA 20 GIUGNO 2021
 turni di visita ore 10.00, 15.30 e 17.00 - visite guidate a offerta libera con obbligo di prenotazione: Gianluca cell. 3397967697

ritrovo a URBANA - presso il Parco Comunale di Via Braggio/Rondello 


 
Il Museo delle Antiche Vie a San Salvaro, ha sede nell’antico Monastero di San Salvaro ad Urbana, risalente all’anno 1000, retto dall’ordine degli Agostiniani fino al 1408 e dai monaci Camaldolesi fino al 1690, anno in cui fu soppresso dal papa Alessandro VIII. La zona in cui sorge, al confine con il Veronese, interessata nel corso dei secoli da guerre, scambi, commerci, migrazioni, ha ispirato la creazione del museo quale centro di documentazione storica che ripercorre l’evoluzione del territorio della Bassa Padovana, la nascita degli antichi tracciati stradali della zona e la vita di strada di un tempo. A differenza di quello che si potrebbe immaginare, nel Medioevo le persone si spostavano molto: per lavoro, per commercio e per transumanza di greggi e armenti in cerca di nuovi pascoli, dal momento che, in queste zone, fino a pochi secoli fa, la pastorizia costituiva la principale attività di sostentamento. Allo stesso modo le persone si spostavano per compiere lunghi pellegrinaggi a piedi non solo verso alcune mete classiche e lungo tracciati ancora oggi molto conosciuti – come Santiago de Compostela o la Via Francigena – ma anche verso Santuari forse meno famosi, ma altrettanto amati dai devoti pellegrini che intraprendevano questi cammini, spesso lunghi e faticosi. Anche questa antica strada della Bassa Padovana e del Veronese era percorsa da pellegrini provenienti da Venezia e diretti a Santiago de Compostela, che approfittavano dei numerosi Monasteri e Abbazie disseminati lungo questa via, presso i quali era possibile rifocillarsi e riposare. I pellegrini transitavano a piedi passando da Monselice verso l’Abbazia di Carceri, per raggiungere poi il monastero di Santa Margherita d’Ipres ad Altaura, San Salvaro di Urbana e, oltre l’Adige, San Salvaro di San Pietro di Legnago, per poi proseguire verso la bassa Lombardia. Essi percorrevano all’incirca 20 chilometri al giorno e si mantenevano con l’aiuto dei Frati dei monasteri o facendo i giocolieri e i saltimbanchi nelle piazze.

Il Museo delle Antiche Vie a San Salvaro presenta nella sala dei trasporti gli strumenti usati dai nostri avi per spostare merci e persone, sia per terra che per acque: carri, carretti, carriole, barche da fiume, finimenti degli animali da tiro. Al piano superiore viene trattato l’aspetto cartografico e degli antichi mestieri che si svolgevano sulla strada: l’arrotino, il maniscalco, il carradore ecc. Sono inoltre esposti alcuni paramenti sacri usati durante le processioni e i riti itineranti. È presente un punto di ristoro e di sosta per i visitatori del museo e per le persone di passaggio dove è possibile degustare specialità del luogo in un locale che riproduce il tipico arredamento di un’osteria d’altri tempi.

 
    

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