La selezione varietale dell’olivo di Pove

A cura di Ivone Bisarello, Francesco Bizzotto, Ivano Negrello, Giorgio Rigoni

 

 

Nell'ambito del Piano di Azione Locale del G.A.L. n.3 una specifica azione prevedeva la realizzazione di uno studio finalizzato alla selezione varietale dell’olivo di Pove, realizzato dalla Comunità montana del Brenta tramite l’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente "A. Parolini" di Pove.

E’ noto che gli oliveti del Grappa sono costituiti da una cultivar particolare della varietà Frantoio, acclimatatasi in zona nell'arco di decenni e che sì distingue per la sua particolare resistenza al freddo. L’intervento si proponeva pertanto di monitorare la produzione, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, e la resistenza al freddo di piante locali indicate come "individui plus", al fine di individuare gli esemplari da utilizzare per la produzione di materiale vegetativo da propagare nel vivaio realizzato presso l’Istituto agrario "A. Parolini" a cura del comune di Pove del Grappa.

 

Per la realizzazione del progetto, sono state individuate 40 piante di olivo dislocate nella fascia alta, media e bassa dei Comune di Pove del Grappa, per una maggiore attendibilità dei risultati da conseguire.

Il criterio di scelta degli olivi oggetto di studio si è basato innanzitutto sulla memoria storica dei conduttori degli oliveti, soprattutto per quanto riguarda la resistenza al freddo (specie nelle annate '56 e '85), la produttività e la suscettibilità alla Rogna e ad altre malattie.

I tecnici dell'Istituto Agrario hanno poi contrassegnato le piante in osservazione con sigle seguite da un numero progressivo e per ogni albero è stato rilevato lo stato vegetativo e sanitario. Inoltre a partire dal mese di maggio sono state rilevate epoca di fioritura ed allegagione dei frutti.

Per ogni soggetto è stata redatta una scheda sulla quale sono state annotate entità della produzione, costanza di produzione, resistenza al freddo, suscettibilità alla Rogna, all’Occhio di pavone, a carenza di boro, alla Carie, alla Fumaggine, alla Cocciniglia, alla Tignola.

A fine stagione si è rilevata la produttività dei singoli individui (Kg/pianta); questa non sempre ha consentito adeguati termini di paragone, in quanto alcuni olivi erano stati sottoposti ad energiche potature di risanamento e di ringiovanimento.

Sulle olive raccolte sono stati prelevati dei campioni per rilevare la resa in olio delle drupe con il metodo dell'analisi sul secco per estrazione chimica con etere di petrolio.

In base ai vari parametri di valutazione considerati come sopra esposto ed alla resa in olio scaturita dagli esami di laboratorio, a fine indagine sono stati segnalati 7 "individui plus".

Da tali "individui plus" potrà essere prelevato del materiale di propagazione (talee semilegnose) da mettere a radicare con adeguate tecniche ed allevate nel vivaio dell'Istituto Agrario "A. Parolini" per il rifornimento dei mercato locale di piante di olivo.

 

 

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