Club Borghi pił belli d'Italia



i borghi piĆ¹ belli d'italiaIl club “Borghi più belli d’Italia” è stato costituito, all’interno dell’ANCI, per iniziativa di 51 Sindaci di piccoli comuni italiani che hanno sentito l’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei loro piccoli centri che erano, per la gran parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti.
 
Negli undici anni di attività il Club è notevolmente cresciuto ed ha permesso ai comuni associati, che oggi sono 208, di sviluppare notevolmente le attività legate al turismo.
Questo Club, che raccoglie le giuste esigenze e mette a valore l’impegno di quegli amministratori più accorti e più sensibili alla tutela e alla valorizzazione del Borgo, è diventato uno dei principali attori sulla scena del cosiddetto turismo di prossimità legato ai valori della tradizione, della cultura e dell’ambiente italiani.
La qualità è il requisito essenziale perché un borgo possa fregiarsi del titolo di “Uno dei Borghi più Belli d’Italia”. Per essere ammessi occorre possedere una serie di requisiti di carattere strutturale, come l’armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato, e di carattere generale che attengono alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi alle persone che lo frequentano, sia in maniera permanete (residenti) che temporanea (visitatori).
Occorre inoltre che gli amministratori e le persone che vivono e/o lavorano all’interno del borgo, siano impegnati a migliorare continuamente tali requisiti in quanto l’ingresso nel Club non ne garantisce la permanenza se non viene riscontrata una volontà, attraverso azioni concrete, di accrescerne le qualità.
Uno delle caratteristiche fondamentali del Club, che non è stato creato allo scopo di attuare una mera operazione di promozione turistica integrata, è infatti quella di garantire attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione, il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto.
 
Quindi si cerca di fare in modo che le persone, sempre più numerose, ritornino a vivere nei piccoli centri storici e i visitatori che sono interessati a conoscerli, possano trovare quelle atmosfere, quei profumi e quei sapori, quei paesaggi e quei colori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi.
 
 
Per maggiori informazioni:
www.borghitalia.it
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