Prodotti tipici di Marca: vini

Prosecco 

L'alta marca trevigiana è per antonomasia la terra del Prosecco, che venne trenuto a battesimo qui, oltre cento anni fa, nella sua veste di spumante d'eccellenza e che a 40 anni dalla istituzione della Doc è stato elevato a Docg nelle due nuove realtà: Conegliano e Colli Asolani.
Contestualmente è stata l'istituzione di una nuova doc Prosecco sovraregionale , nella quale far rientrare tutte le produzioni già autorizzate a livello igt nel territorio di 9 province veneto-friulane.
Alla base di tutte queste produzioni è lo stesso vitigno. il Glera.






 
Vini Venezia doc


Dalle pianure che si aprono a tappeto delle alture dolomitiche e carsiche sino alla laguna veneziana, il territorio è ricamato da un fitto intreccio di filari di viti. Vigneti che hanno iniziato a disegnare il paesaggio all’epoca dei Paleoveneti.
Coltura e cultura della vite che hanno attraversato i secoli nel segno dell’evoluzione, dell’innovazione, della Storia, sempre con le radici affondate nelle tradizioni; che hanno visto i fasti della Serenissima Repubblica di Venezia ed il rigore della dominazione asburgica.
Oggi, i pregevoli vini bianchi e rossi prodotti in questa ampia zona del Veneto nord-orientale sono i vini tutelati dal Consorzio Vini Venezia. 

 

  La DOC Venezia comprende tutto il territorio del Piave e la quasi totalità del Lison Pramaggiore, estendendosi dunque nelle province di Venezia e Treviso, dai colli di Conegliano alla laguna di Caorle. L’origine dei suoli della pianura veneta orientale si deve alla deposizione di materiali alluvionali derivanti principalmente dallo scioglimento dei ghiacciai alpini e prealpini e successivamente dall’azione del Piave e secondariamente del Livenza.

La pianura si può facilmente dividere in due parti, l’alta e la bassa pianura con linea di separazione data dalla fascia delle risorgive. Nella prima i suoli si caratterizzano per la presenza di conoidi ghiaiosi di origine fluvioglaciale e fluviale nei quali il sottosuolo risulta interamente costituito da ghiaie. Spostandosi verso sud, il ventaglio ghiaioso lascia lentamente posto a depositi con percentuali di sabbia sempre maggiori fino a giungere alla fascia delle risorgive dove la tessitura si fa più fine per la presenza di limi e argille. A partire da questa netta linea di divisione, inizia la bassa pianura che si caratterizza per suoli sempre più fini, fino alle alte percentuali di argilla, accompagnate dalla presenza di alte dotazioni di carbonati, delle zone più a sud. Su queste superfici è riconoscibile un modello a dossi, pianure modali e depressioni dove prevale la formazione di un orizzonte calcico in profondità (il cosiddetto caranto), e la presenza di una tessitura fine che va da quella limosa (nella pianura modale) a quella argillosa (nelle depressioni). Questo sistema interessa la bassa pianura della provincia di Treviso con delle evidenti propaggini che arrivano in tutta l’area del Lison-Pramaggiore (prov. di Venezia). L’omogeneità di suolo si concretizza con terreni superficialmente decarbonatati e presenza invece di caranto in profondità, la tessitura è limosa/argillosa o argillosa con tendenza a fessurare durante la stagione estiva. La sottile costituzione tessiturale è data dalla riduzione della capacità di trasporto dei fiumi man mano che si allontanano dalla zona alpina e prealpina, ciò permette la deposizione di sedimenti via via più fini fino ai valori dei limi e dell’argilla. A questi si intercalano suoli più recenti, ove la ricchezza in carbonati è più alta e con simile rapporti di tessitura.  


 
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