Chiesa dei Servi

Chiesa dei Servi

fronte borgo servi      navata borgo servi      altare      San Prosdocimo     

Piccolo gioiello d’arte e di storia, è la chiesa di San Prosdocimo, conosciuta anche come Basilica di Santa Maria dei Servi, realizzata da Benedetto Rizzo con testamento del 24 ottobre 1497. L’edificio sacro, completato verso il 1500, sostituì la ormai decadente chiesa di San Prosdocimo, adagiata sulla riva destra della Livenza in località Rivapiana e officiata dal pievano di Mansuè.
 
Scomparsa l’azione pastorale del pievano di Mansuè, troviamo i Servi di Maria (da cui il nome), giunti in data imprecisata. Vi rimasero circa due secoli fino a quando passarono nella nuova e spaziosa sede, composta da cinque altari, confortata da una foresteria funzionale e aperta alle necessità umano religiose della popolazione, non solo locale.
Papa Alessandro VII con bolla del 12 aprile 1656 permise la vendita del convento, della chiesa e di altri beni, per dare un contributo sostanzioso alla Repubblica di Venezia costantemente impegnata nella guerra contro i Turchi.
Il nuovo proprietario, conte Orio, patrizio veneto, ridusse la chiesa e risistemò il convento. Il lavoro iniziato nel 1786 terminò nel 1792. Una seconda modifica avvenne ad opera della famiglia Rota nel 1810.
 
Oggi il tempio ha modeste dimensioni: un’unica navata e tre altari.
L’altar maggiore in legno dorato è dedicato alla Beata Vergine Maria. La pala è di Paolo Ongaretto e presenta una Madonna con Bambino attorniata da graziosi angioletti: il volto di Maria è soavemente materno, i santi ai suoi piedi sono S.Filippo Benizzi e S.Pietro da Verona.
L’altare di destra è dedicato a San Prosdocimo e ospita una statua lignea molto antica, mentre l’altare di sinistra è ornato da una pala del 1828 raffigurante la Crocifissione. Nella piccola e disadorna sacrestia si trova la tomba della famiglia Orio.
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