VILLA MOCENIGO: VENERDI' 22 LUGLIO SECONDO SPETTACOLO DELLA RASSEGNA TEATRALE - INIZIO ORE 21.15

Pubblicata il 18/07/2016

I Fiati dell Orchestra di Padova e del Veneto
FIGARO QUA, FIGARO LÀ!
200 anni di Barbiere di Siviglia

Gioachino Rossini (1792-1868)
Il Barbiere di Siviglia
Trascrizione d’epoca per strumenti a fiati e contrabbasso
di Wenzel Sedlak (1776-1851)
I Fiati dell’Orchestra di Padova e del Veneto

GABRIELE DAL SANTO direttore
Paolo Brunello, oboe I      
Victor Vecchioni, oboe II
Luca Lucchetta, clarinetto I
Rocco Carbonara, clarinetto II
Aligi Voltan, fagotto I
Paolo Furegato, fagotto II
Marco Bertona, corno I
Michele Fait, corno II
Simone Lonardi, tromba I
Daniele Casarotti, tromba II
Luca Stevanato, contrabbasso

Gioachino Rossini (1792-1868)
Il barbiere di Siviglia (Almaviva, o sia L’inutile precauzione)
Melodramma buffo in due atti su libretto di Cesare Sterbini (da Beaumarchais)
Riduzione per strumenti a fiato e contrabbasso (1819-1821)
di Wenzel Sedlak (1776-1851)

Nei 200 anni dalla creazione dell’opera (Roma, Teatro Argentina, 1816)


Gioachino Rossini non aveva ancora 24 anni quando il suo Barbiere di Siviglia fu messo in scena per la prima volta, il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma. A dispetto del fiasco della ‘prima’, l’opera fu accolta da un successo travolgente, tanto da diventare in pochi anni il titolo più celebre e più rappresentato del genio pesarese.

A 200 anni dalla sua creazione, I Fiati dell’Orchestra di Padova e del Veneto ripropongono il capolavoro rossiniano nella trascrizione di Wenzel Sedlak (1776-1851), che secondo l’uso dell’epoca riadattò l’opera per strumenti a fiato e contrabbasso selezionandone i brani più celebri: dall’Ouverture a La calunnia, da Largo al factotum a Una voce poco fa.

Orchestra di Padova e del Veneto
Fondata nel 1966, si è affermata come una delle principali orchestre italiane nelle più prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero. L’Orchestra è formata sulla base dell’organico del sinfonismo “classico”. Peter Maag – il grande interprete mozartiano – ne è stato il direttore principale dal 1983 al 2001. Alla direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone, Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello (Direttore musicale, 2002-2003), Filippo Juvarra (Premio della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati” 2002). Nel settembre 2015 Marco Angius ha assunto l’incarico di Direttore musicale e artistico. Nella sua lunga vita artistica annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale, tra i quali si ricordano S. Accardo, P. Anderszewski, M. Argerich, V. Ashkenazy, J. Barbirolli, Y. Bashmet, M. Campanella, G. Carmignola, R. Chailly, C. Desderi, G. Gavazzeni, R. Goebel, N. Gutman, A. Hewitt, C. Hogwood, L. Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Maisky, V. Mullova, A.S. Mutter, M. Perahia, I. Perlman, M. Quarta, S. Richter, M. Rostropovich, N. Santi, U. Ughi, S. Vegh, T. Zehetmair, K. Zimerman. L’Orchestra realizza circa 120 tra concerti e recite d’opera ogni anno, con una propria stagione a Padova, concerti nella regione Veneto, in Italia per le maggiori Società di concerto e Festival e tournée all’estero. A partire dal 1987 ha intrapreso una vastissima attività discografica realizzando oltre cinquanta incisioni per le più importanti etichette. È sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Regione del Veneto e Comune di Padova. I fiati dell'Orchestra di Padova e del Veneto sono considerati uno dei migliori ensemble d’Italia e realizzano autonomamente programmi che vanno dal repertorio barocco agli ultimi esperimenti compositivi. Grande successo hanno riscosso le versioni ottocentesche per fiati delle più famose ouverture di Rossini, la trascrizione del M° Mario Folena della celeberrima Cenerentola e la “Gran Partita”, capolavoro assoluto del genio mozartiano, punta di diamante di tutto il repertorio per strumenti a fiato.

www.opvorchestra.it


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