Comune di Sant'Elena

Anche per il Giorno della memoria 2013, il Comune di Sant’Elena dà il proprio patrocinio, insieme con quello del Consiglio Regionale del Veneto, alle iniziative promesse dall’Associazione Culturale Sant’Elena Lab. Quest’anno la proposta di riflessione tocca una vicenda, fra le tante che purtroppo hanno drammaticamente colpito il popolo ebraico, le cui vittime sono 20 bambini: i bambini di Bullenhuser Damm. 10 maschi e 10 femmine prelevati dalla bracca 11 del campo di sterminio di Birkenau per essere brutalmente utilizzati come cavie umane per gli studi sulla tubercolosi. Il 20 aprile 1945, con gli alleati oramai alle porte, viene dato ordine di far sparire tutti i prigionieri e, con loro, le prove degli atti compiuti dal regime nazista. I venti bambini, insieme con alcuni medici ed infermieri detenuti nel campo, vengono trasferiti in piena notte nella scuola di Bullenhuser Damm di Amburgo e freddamente impiccati.
Fra i nomi delle piccole vittime vi è anche  quello di un italiano: Sergio De Simone, nato a Napoli il 29 novembre del 1937.

La mostra allestita nella sala Consiliare del Comune di Sant’Elena, dal titolo "Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti, I 20 bambini di Bullenhuser Damm, Una carezza per la Memoria",  grazie alla dedizione della Prof.ssa Maria Pia Bernicchia che ha fatto conoscere la storia dei bambini di Amburgo anche in Italia, ricostruisce le biografie ed il percorso doloroso di questi piccoli venti bambini ebrei.

Domenica 27 gennaio, alle ore 17 vi sarà l’inaugurazione della mostra con la narrazione delle vicende in essa contenute accompagnate da brani musicali. Verranno poste 20 rose bianche e verranno accesi 20 lumi, uno per ciascun bambino di Bullenhuser Damm: un gesto simbolico per sottolineare la necessità che  la memoria sia atto condiviso e la storia divenga presa di coscienza degli errori commessi.

La mostra si concluderà sabato 2 febbraio alle ore 21:00 con la consegna dei materiali bibliografici e filmici sulla Shoah donati dall’Associazione alla Biblioteca di Sant’Elena: nella serata sanno proiettati documenti e letti brani per riflettere ancora sulla follia di un’ideologia che ha distrutto sei milioni di vite umane.