Comune di Manzano

Museo/Monumento

Palazzo Ottelio sec. XVII (colline di Manzano)

Descrizione

VILLA OTTELIO

Villa Ottelio
[SECOLI XVII; XVIII]

Situato sulle colline di Manzano, il complesso dominicale si affaccia su un cortile terrazzato che si apre sul paesaggio circostante. Il cortile, ornato da un pozzo caratterizzato da una preziosa decorazione in ferro battuto, è delimitato da due ali: quella est è costituita da un annesso rustico, quella a ovest invece è occupata dalla cappella di famiglia dedicata a San Gaetano. All'esterno del cortile si trovano, in maniera disordinata, alcune costruzioni rurali. La villa fu costruita per volontà della famiglia de Marchi di Udine presumibilmente alla fine del secolo XVII come sede amministrativa dell'azienda agricola. Fra il 1750 e il 1769 essa passò in proprietà alla famiglia Ottelio che prolungò l'annesso dell'ala orientale fino alla costruzione principale. Dopo la parentesi dei conti Papafava dei Carraresi, ora la villa appartiene alla famiglia de Carvalho. L'edificio è il risultato della commistione di influssi veneti con la tradizione della casa padronale rurale friulana: di quest'ultima ha adottato la forma stretta ed allungata e l'articolazione su tre piani (piano terra destinato a cantina, piano nobile al primo piano e granaio nel sottotetto) oltrechè il tetto fortemente aggettante. Il modello veneto è rintracciabile nel salone centrale passante, nei camini, nel ritmo, ma non nelle proporzioni, delle finestre. La facciata è caratterizzata da uno scalone a doppia rampa che porta all'accesso del piano residenziale costituito da un portale ad arco timpanato sopra il quale è collocato lo stemma della famiglia de Marchi. Sul tetto è collocata una struttura realizzata posteriormente le cui forme riconducono a quelle della cappella gentilizia. La piccola cappella di San Gaetano è citata per la prima volta nel documento che ricorda la visita pastorale del Patriarca Marco Dolfin effettuata il 13 maggio 1701. La facciata presenta un semplice portale in pietra sormontato da una finestra semicircolare; sul cornicione si eleva una monofora campanaria. L'interno, che un tempo ospitava la pala d'altare dedicata a San Gaetano da Thiene con San Pietro e San Giacomo dipinta da Antonio Carneo verso il 1680, ha pianta quadrata e si apre sul presbiterio caratterizzato da corretti e dalla sagrestia realizzata nel 1736.


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