Whistleblowing (dal 01/01/2024)

In attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937, è stato emanato il d.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 riguardante “la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”. Tale decreto disciplina l’istituto del whistleblowing.

OGGETTO SEGNALAZIONE
Le procedure di whistleblowing incoraggiano a segnalare chiunque acquisisca, nel contesto dell’attività lavorativa, informazioni sugli illeciti commessi dall'organizzazione o per conto dell'organizzazione. Il soggetto segnalante può segnalare  comportamenti, atti od omissioni che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica, in particolare:
  • illeciti amministrativi, contabili, civili o penali;
  • condotte illecite rilevanti ai sensi del d. lgs. 231/2001, o violazioni 
  • illeciti che rientrano nell'ambito di applicazione degli atti dell'Unione Europea o nazionali relativi ai seguenti settori esemplificativi: appalti pubblici; scurezza dei trasporti; tutela dell'ambiente; tutela della vita privata e protezione dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sitemi informativi;
  • atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell'Unione;
  • atti od omisisoni riguardanti il mercato interno;
  • atti o comportamenti che vanificano l'oggetto o la finalità delle disposizioni di cui agli atti dell'Unione.
Non rientrano nell’oggetto di questa procedura le segnalazioni di carattere personale, per esempio inerenti al proprio contratto di lavoro.
Non viene richiesto alla persona segnalante di dimostrare in modo completo la commissione di un illecito ma le segnalazioni devono essere quanto più possibile circostanziate, al fine di consentire un accertamento dei fatti comunicati da parte dei soggetti riceventi.
 
CHI PUO’ SEGNALARE
Possono effettuare una segnalazione attraverso la procedura le seguenti categorie di soggetti:
  • Dipendenti dell’ente S.P.E.S.
  • Collaboratori, consulenti dell’ente
  • Fornitori, subfornitori dell’ente
  • Volontari e tirocinanti che svolgono attività presso le strutture dell’ente 
  • Persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza dell'ente
  • Ex dipendenti, ex collaboratori dell’ente
 
CHI RICEVE E GESTISCE LE SEGNALAZIONI
Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza (RPCT) è il soggetto responsabile alla ricezione e gestione delle segnalazioni di illecito. Il RPCT può essere coadiuvato da soggetti del suo gruppo di supporto specificamente nominati in atto interno.
 
MODALITA’ E GESTIONE SEGNALAZIONI
Le segnalazioni possono essere effettuate:
In forma orale, richiedendo disponibilità per un colloquio telefonico o, eventualmente, un incontro personale con il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza.
Il numero di riferimento è il seguente: 049-8697711
Si ricorda che le segnalazioni in forma orale non offrono la stessa riservatezza tecnologica delle segnalazioni effettuate tramite piattaforma crittografata.
In forma scritta, l’Ente mette a disposizione una piattaforma informatica crittografata, fornita da Transparency International Italia e Whistleblowing Solutions attraverso il progetto WhistleblowingIT con accesso tramite il seguente link:

https://spes-servizi-alla-persona-educativi-e-sociali.whistleblowing.it/

Questo strumento garantisce, da un punto di vista tecnologico, la riservatezza della persona segnalante, dei soggetti menzionati nella segnalazione e del contenuto della stessa.
Al termine della segnalazione tramite piattaforma, la persona segnalante riceve un codice univoco di 16 cifre, con il quale può accedere alla segnalazione e dialogare con il soggetto ricevente. Tutte le informazioni contenute sulla piattaforma sono crittografate e possono essere lette solo da soggetti abilitati alla ricezione della segnalazione. Al termine del percorso di segnalazione la piattaforma mostra un codice di ricevuta a conferma che la segnalazione è stata consegnata e presa in carico.
Entro 3 mesi dalla data dell’avviso di ricevimento, il soggetto ricevente comunica alla persona segnalante un riscontro rispetto alle attività di accertamento. Qualora le attività non fossero concluse, il ricevente invita la persona segnalante a tenere monitorata la piattaforma fino a conoscere l’esito definitivo delle stesse.
Non è possibile gestire altre segnalazioni ricevute in forma scritta. Qualora queste fossero inviate, il soggetto ricevente, ove possibile, inviterà la persona segnalante a presentare nuovamente la segnalazione tramite la piattaforma informatica.
 
CANALI ESTERNI PER LE SEGNALAZIONI
Al di fuori della procedura interna per le segnalazioni, la legge permette di effettuare anche segnalazioni esterne all’Autorità Nazionale Anticorruzione.
La persona segnalante può segnalare esternamente all’ente S.P.E.S. qualora abbia già effettuato una segnalazione a cui non è stato dato seguito, qualora abbia fondati motivi di ritenere che a una segnalazione interna non sia dato seguito o che questa possa determinare un rischio di ritorsione o qualora abbia fondato motivo di ritenere che la violazione possa costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse.
Le modalità di segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione sono disponibili alla pagina dedicata sul sito dell’ANAC:  https://www.anticorruzione.it/-/whistleblowing
 
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