Cenni Storici

La preistoria ed il periodo romano

 

Bolzano Vicentino affonda le sue radici nella preistoria. I primi abitanti del vicentino furono senza dubbio gli Euganei, che nel IX secolo a.C. avevano esteso il loro dominio su tutta la vasta zona che andava dal Golfo di Monfalcone alla foce del fiume Adige e da questa sino alla terre poste a sud del Lago d'Iseo.

Tra il IX ed il XII secolo a.C. ecco insediarsi un altro popolo, i Veneti, provenienti dall'Asia Minore e qui dominare per circa un millennio. I Veneti si stanziarono così nei diversi centri occupati dagli Euganei e ne fondarono degli altri, tra cui Vicenza, situata a poca distanza dal territorio di Bolzano vicentino.

Ai Veneti subentrarono i Romani con progetti di razionale organizzazione agraria e viaria. La realizzazione di grandi strade militari sarà l'obiettivo prioritario per l'espansione ed il consolidamento dei nuovi territori che Roma adotterà dal II secolo a.C., certamente utilizzando le precedenti "piste" già frequentate dai Veneti, ora diventati suoi alleati. Il console Spurio Postumio Albino nel 148 a.C. diede il via alla costruzione dalla strada Postumia per mettere in comunicazione le città di Genova, Milano, Verona, Vicenza, Treviso con Aquileia e Trieste nel Friuli.

Bolzano venne quindi attraversato longitudinalmente in tutta la sua estensione da questa strada, circostanza che comportò un notevole sviluppo e l'apertura di un florido mercato, specialmente con la città di Vicenza. In virtù poi di una intelligente centuriazione del suo territorio e di una efficace opera di arginatura e di bonifica, il terreno fu reso particolarmente fertile e predisposto a svariati tipi di coltura. Si formò così un vivace centro, dedito all'agricoltura ed al piccolo commercio che col passare del tempo accrebbe di importanza tanto da essere considerato il vicus (villaggio) più importante della zona. La presenza romana è testimoniata dal ritrovamento di alcuni reperti archeologici nei pressi della Chiesetta (forse paleocristiana) dei SS. Fermo e Rustico in località Crosara.

 

Il medioevo

 

All'organizzazione romana si sovrappose quella ecclesiastica dei secoli V e VI, epoca nella quale sicuramente nacque la Pieve arcipretale dedicata a Santa Maria, chiesa che, rifatta in epoca moderna, conserva al suo interno i pregevoli affreschi (eseguiti nel 1934 / 35) del pittore Ubaldo Oppi.

Dell'epoca delle grandi invasioni ben poco é documentato; sappiamo che la nostra storia si intreccia strettamente con quella di Vicenza e che il nostro villaggio, particolarmente appetibile per la fertilità del suo territorio, era reso vulnerabile a motivo della sua favorevole posizione viaria. Ecco allora le orde barbariche di Attila (V sec. d.C.) percorrere la Postumia saccheggiando e depredando i borghi rurali.

Sarà poi la volta dei Longobardi, guidati da Alboino, che daranno vita nel 568 al loro Ducato; dei Franchi che con Carlo magno nel 776 formeranno una Contea inclusa nella Marca Trevigiana, per giungere verso l'anno 1000 ad un governo vescovile che da Vicenza dominerà ed assoggetterà tutto il circondario.

Solo verso il X secolo l'azione bonificatrice e civilizzatrice dei monaci Benedettini di San Felice farà rinascere il piccolo borgo desolatamente lasciato incolto e abbandonato.

Successivamente altre memorie di saccheggi e di distruzioni vengono riferite ai tempi della dominazione scaligera (1311 - 1387), quando infuriavano le contese tra la guelfa Padova e la ghibellina Verona. Fu quindi la volta dei Visconti di Milano (1387 - 1404) che segnarono al fine di un'epoca travagliata e cruenta. Alla morte di Galeazzo Visconti Vicenza ed il suo territorio entrano nell'orbita veneziana (1404).

 

Dalla Repubblica di Venezia all'unione d'Italia

 

Con la Repubblica di Venezia Bolzano godrà di una lungo periodo di relativa tranquillità. Ovunque si diffuse un grande fervore di vita attorno alle città ed ai paesi, non più visti come luoghi di difesa protetti da torri e mura ma bensì come centri di sviluppo economico, protesi alle attività di bonifica e di sfruttamento dei terreni coltivabili.

Gli ultimi anni del secolo XVII saranno piuttosto burrascosi. farà al sua comparsa sulla scena veneta Napoleone Bonaparte. Sarà lui, nel 1797, a porre fine alla gloriosa e millenaria Repubblica di Venezia cedendola all'Austria.

Seguiranno anni di altalenanti occupazioni francesi ed asburgiche, durante i quali la popolazione di Bolzano subiva una flessione demografica, finchè nel 1815 con la pace di Vienna e lo stabilizzarsi della restaurazione tutto il Veneto veniva assegnato all'Austria.

L'occupazione austriaca durò fino al 1866, anno in cui anche i bolzanesi aderirono plebiscitariamente al Regno d'Italia di Vittorio Emanuele II.

Da allora la storia del nostro Comune si identifica e si fonde con quella di tutta la nazione. Nel 1867 al nome "Bolzano" fu aggiunto "Vicentino" per una più precisa identificazione, in quanto altre località d'Italia portavano lo stesso nome.

 

Le frazioni del Comune

 

Alla fine dell'800 la località di Lisiera, già Comune autonomo, viene unita a Bolzano del quale è ancora oggi una frazione stretta attorno alla parrocchiale dedicata a Santa Lucia Vergine e Martire. Datato in tempi recenti è invece lo sviluppo dell'altra frazione comunale, quella di Ospedaletto, che vive la particolarissima situazione di essere situata a cavallo con il confine del Comune di Vicenza.

La popolosa ed antica borgata della Crosara, infine, pur non godendo dello status di frazione vera e propria ha forti connotati di località vivace e caratteristica.

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