Comune di Megliadino San Vitale

I monumenti di Megliadino

Questa sezione parla dei monumenti del Paese di Megliadino.

Le due chiese di Megliadino sono molto antiche, molti documenti ne testimoniano la presenza già nel 964.
Stupisce la presenza di due chiese a così breve distanza, contemporanee e di uguale matrice religiosa, una possibile risposta a ciò è che a quei tempi la zona era confine fra le zone occupate dai bizantine e quelle occupate dai longobardi.
Inoltre si ipotizza che le due chiese appartenessero a due confessioni contrastanti fra loro, una bizantina e una romana.

Il nome di San Vitale ci dice che la chiesa fu eretta fra il 620 e il 650, sull'esempio della chiesa bizantina a Ravenna.
D'altro canto i nomi San Vitale e Anconese sono rintracciabili nella religiosità ravennate.
Il campanile odierno è stato inaugurato nel 1911, venne però lasciato in piedi il campanile precedente del 1692, che venne demolito 30 anni fa durante l'ultimo ampliamento.
Anche la chiesa di Santa Maria dell'Anconese risale a non oltre il 700.

Venne eretta in onore di una Icona (un'immagine sacra), l'Icona come reazione ai movimenti degli Iconoclasti (i distruttori di immagini sacre), in essa è presente una chiara influenza ravennate, come, per esempio, le pareti esterne ornate di pilastri. E' stata costruita con materiali di spoglio, provenienti da capitelli, materiali di costruzioni inutilizzati, materiali di scarto, ecc.
Fino al 970 la chiesa era matrice delle chiese vicine, poi nella chiesa di San Tommaso (nell'attuale Megliadino San Fidenzio) arrivarono le spoglie di San Fidenzio, causando anche il cambio del nome della chiesa.
Il vescovo decise allora di sostituire alla chiesa di Santa Maria quella di San Fidenzio, per imporre la propria autorità religiosa nella zona, a quei tempi sotto l'autorità del Vescovo di Verona.

La chiesa dell'Anconese allora divenne la cappella di un attiguo convento di suore e rimase tale fino al 1138, (anno in cui Megliadino fu saccheggiata e distrutta) quando le monache, indifese, abbandonarono il convento, che venne demolito e usato, insieme a parti della chiesa come materiale di costruzione per il monastero di Carceri.
Nel 1498 il Vescovo Barozzi visita la chiesa, ridotta in condizioni disastrose e senza rendite.
Le lapidi presenti nella chiesa testimoniano un miracolo avvenuto nel 1498, essa venne così ristrutturata per volontà popolare.

La dipendenza di San Vitale da San Fidenzio durò fino al 1683 quando divenne parrocchia.
Nel 1688 il Reverendo Casumaro eseguì lavori rilevanti nella chiesetta dell'Anconese, che aveva solo importanza devozionale.
Attualmente la chiesa di San Vitale è la chiesa di Megliadino, per la Chiesa dell'Anconse è stato progettato un restauro prossimo con il contributo di alcune istituzioni del luogo.

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