Età romana

In età romana Borso appartenne all'ambito territoriale del Pagus (unità territoriale di insediamento di una tribù) Misquilense e ciò è dimostrato dalla lapide sepolcrale di Caio Vettonio Massimo (III secolo d.C.), scoperta nelle rovine della chiesa vecchia di S. Cassiano (andata distrutta verso la fine del 1700), posta un po' più a Nord dell'attuale parrocchiale.

Nel 1879, nel corso di scavi effettuati sul piazzale della Chiesa plebana, furono portati alla luce dieci scheletri ed alcuni frammenti di marmo raffiguranti simboli paleocristiani.

Tombe di laterizi, scoperte nella parte bassa del paese, provano che anche Borso era certamente abitato in epoca romana.
 
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