Il Maggio

Nel mese di maggio la gente si raccoglieva per il rosario serale presso gli oratori (edifici sacri di dimensioni modeste, privati o dipendenti dalla chiesa parrocchiale con un altare in cui poter celebrare la messa), i capitelli (nicchie con altarini votivi o affreschi con soggetti religiosi), le  edicole (colonne contenenti un’immagine sacra), gli alberi sacri (alberi in cui si trovava una nicchia con un’immagine sacra).Madonna
Al di là della devozione privata o comunitaria i capitelli, le edicole erano luogo d’incontro per il vicinato. In un passato ormai remoto, quando l’elettricità era ancora lontana, i lumini accesi in tali “siti” costituivano un punto di riferimento topografico per orientarsi lungo le vie e le strade.
 Le dimore devozionali sono tutt’ora distribuite su tutto il territorio comunale, ma in numero maggiore su quello rurale. Si trovano sia all’incrocio di strade, lungo le vie, sulle pareti delle case, testimoniano la continuità di una devozione popolare che, seppur  mutata (non ci si raduna più per il rosario),  si mantiene nel tempo.
In Via Argine Vegri si trova uno degli alberi sacri più conosciuti: “ La Madonna della Comuna all’Olma”. La stampa sacra è collocata sopra ad un vecchio olmo. Sul tronco, coperta da edera, affiora una cassetta in metallo arrugginita. Una volta raccoglieva  modeste offerte: un segno come di candela accesa.

Albero Sacro  Albero Sacro
Madonna della Comuna all'Olma

torna all'inizio del contenuto